Vai direttamente ai contenuti

Con una spesa superiore ai 70€, la spedizione è GRATUITA!

Con una spesa superiore ai 100€, la spedizione all'ESTERO è GRATUITA

Passa alle informazioni sul prodotto
1 su 1

Il restauro della Basilica di Santa Chiara in Napoli

Prezzo di listino €30,00
Prezzo scontato €30,00
Imposte incluse.

Questa opera descrive il restauro della Basilica di S. Chiara, gravemente danneggiata nel bombardamento del 4 agosto 1943. L'autore è Padre Gaudenzio dell'Aja, uno dei francescani superstiti che assistettero impotenti alla devastazione della basilica, che della « resurrezione » è stato uno dei protagonisti per l'incarico, a suo tempo ricevuto dai Superiori dell'Ordine, di affiancare la Soprintendenza ai Monumenti e l'Ufficio del Genio Civile nell'opera di ripristino. La narrazione, iniziata nel 1978 - venticinquesimo anniversario della riapertura al culto del tempio e altresì settimo centenario della nascita del fondatore, Roberto d'Angiò, la cui morte, per un curioso gioco di date, era avvenuta esattamente sei secoli prima del funesto 1943 - si attiene rigorosamente alla esposizione obiettiva dei fatti, e si svolge con un tono pacato che solo a tratti lascia trasparire l'emozione, nel ricordo degli eventi vissuti. Dobbiamo essere grati all'Autore se oggi si rende pubblica una storia che finora soltanto pochi napoletani potevano dire di conoscere, e molti non sapevano di conoscere male, attraverso la lente deformante delle polemiche (del resto inevi-tabili, dato il carattere a dir poco problematico di una simile operazione).

Indubbiamente, la vivacità di alcune discussioni fra esperti testimoniava la vitalità dell'ambiente culturale non soltanto napole-tano, per il quale il ripristino di S. Chiara fu un evento emblematico, la cui portata storica, culturale, scientifica — ma, soprattutto, umana — acquistò risonanza mondiale. Per chi si interessava di architettura e di storia il cantiere di S. Chiara costituì per anni un riferimento culturale, un punto di osservazione tecnica e di riflessione storico-critica; per chi viveva nel quartiere, un motivo di speranza per una prossima reintegrazione del tempio nel contesto della vita quotidiana; per tutti i napoletani, poi, il segno tangibile del definitivo superamento dell'esperienza bellica e del passato doloroso che essa, con le rovine ancora presenti, ricordava.

L'opzione basilare, per un restauro rivolto al ripristino della spazialità trecentesca - che già emergeva evidente fin da quando s'era dis-solta, in maniera irreversibile, la decorazione settecentesca — continuò a proporre, durante tutta la durata dei lavori, sempre nuove scelte di dettaglio, che fossero coerenti con l'impostazione data e che gli operatori si sforzarono di eseguire con senso critico e documentazione, nel rispetto dei principi del restauro monumentale a quel tempo vigenti, cercando di conciliare l'istanza storica con quella estetica.

Il volume riferisce anzitutto le scrupolose ricerche, eseguite in loco e in archivio, che hanno consentito di correggere qualche precedente svista e hanno dato fondamento al lavoro di ripristino delle antiche strutture.

Poi descrive, in ordine di tempo, le varie operazioni tecniche: dalla copertura dell'aula basilicale al primo saggio di ripristino eseguito sulla quarta cappella di sinistra con la soprastante bifora; dalla ricomposizione del rosone e dei monumenti sepolcrali alla messa a nudo dell'altare trecentesco, eseguite dalle maestranze del fiorentino Opificio delle Pietre Dure, con la sistemazione a rudere dei pezzi irrecuperabili e la leggera visibile integrazione di quelli meno danneggiati. Tratta, infine, i rilevanti problemi di consolidamento statico e di ripristino delle strutture portanti della chiesa e del contiguo oratorio interno, il cui tetto non fu risparmiato dal-l'incendio. Dalle pagine del libro risulta la complessità del lavoro di restauro eseguito, in cui si intrecciavano questioni estetiche, storico-critiche e statico-strutturali, che richiesero un continuo e difficile sforzo di coordinamento.

Visti recentemente